TRE ARTISTI, TRE VIAGGI, UN EVENTO

Tre viaggi: il dietro le quinte di un evento. Tre artisti e le loro collezioni.
La prima domanda è stata quale fosse il fil rouge che poteva accomunarli.
Il primo pensiero è stato “Il viaggio”. Il secondo il colore. Attorno a questi concetti ho sviluppato il mood, l’atmosfera nella quale potessero coesistere le opere e il racconto degli artisti stessi, che in primis sono stati catturati da quell’emozione che poi ha mosso pennelli e colori, scalpelli e anima, curiosità e scoperta.
Il Viaggio come metafora
per i semi-scultura in marmo, cotto e fusione in bronzo di Roberto Visani.
Un artista sensibile, che, con grande maestria e poesia, traduce in oggetti di design il mondo segreto dei semi di piante provenienti da vari continenti. Nelle sue opere fonde l’amore per la natura e la bellezza delle forme.
Ricerca e curiosità lo portano a scovare semi comuni o introvabili, accomunati dalla particolarità di linee, matericità e colore.
Il “Tiglio”, opera in bronzo alta più di un metro, poggia il peso della foglia, ripiegata su se stessa, sugli eleganti semi a grappolo. “Acero”, in marmo di Carrara, evoca la leggerezza di due ali d’angelo, create dalla natura per facilitare il volo del seme che vorticando si sposta nell’aria. Altro esempio di come la natura riesca a stupire facendosi antesignana della Pop Art, è lo straordinario seme della Strelitzia Reginae, arancio flou e nero caffè. E, ancora, l’Adenanthera Pavonina, di un acceso rosso vermiglio e lo stupefacente Brachychiton sp. Wangi, di un intenso giallo cadmio.
Il seme, “viaggiatore” per antonomasia, la cui valigia contiene la vita e tutte le informazioni che gli sono necessarie per svilupparsi e crescere, è la fonte di costante ispirazione per Roberto Visani, che fa della sua arte l’ambasciatrice emozionale per diffondere nel mondo la conoscenza dei molti volti della natura.
Il Viaggio lungo l’Antica Via della Seta alla scoperta di antichi tappeti caucasici.
Giorgio Mattiussi, collezionista e cultore dell’arte del tappeto, ha creato un percorso immaginario attraverso i luoghi dove la tessitura e il restauro dei tappeti sono un’arte millenaria per tradizione e cultura. Anatolia, Caucaso, Korashan, Turkmenistan, Uzbekistan, Oasi di Jarkand.
Trame intessute con precisione finissima, disegnate con simboli antichi e significati mistici. Lane tinte con pigmenti vegetali dalle mille sfumature, affascinanti e infinite come i racconti fantastici di Mille e una Notte.
Il Viaggio attraverso la creatività e l’istinto.
Claudia Marconi, pittrice istintiva e passionale, lascia fluire pensieri ed emozioni dipingendo quadri ispirati a fotogrammi della vita. Frammenti rapidissimi di sensazioni che, come scatti immaginari, sono fermati e cristallizzati su tela.
I sentimenti ispirano la scelta del soggetto e del tratto. Le emozioni guidano l’uso e l’accostamento dei colori, mai scontati o prevedibili.
Tele che da sole vestono una parete, una stanza, conferendo carattere, riversando colore in qualsiasi luogo, interpretando qualsiasi stile. Quadri che, su commissione, diventano quinte divisorie fra stanza e stanza, paraventi a più ante, tante quante l’artista prevede si possa frazionare in più porzioni il soggetto di un’opera.
Un’arte versatile e duttile, fonte d’ispirazione per creare ambientazioni suggestive e affascinanti in accordo e a supporto dell’Interior Design. Il viaggio nell’immaginazione. Il viaggio come crescita e arricchimento per mente e cuore. Il viaggio che, stagionalmente, il seme di una pianta intraprende per dar vita a nuova vita.
Il viaggio quotidiano dentro noi stessi.
Il viaggio, la ricerca, la scoperta. A parte l’Amore, c’è qualcosa di più coinvolgente?
Il viaggio è anche scoperta di se stessi e dei propri limiti: sto appunto partendo per il Cammino di Santiago di Compostela. Vi racconto al mio ritorno….
An. Ph
1 Commento
Mattiussi Giorgio
1 maggio 2016Un evento di grande effetto che si inseriva nel meraviglioso contesto della location PAGHERA ,complimenti per l’esposizione nel blog e un vivissimo ringraziamento ad Anna Paghera
GM